Appello congiunto di Emmanuel Macron e Angela Merkel al presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan affinché ponga fine all'offensiva contro i curdi in Siria del Nord.

La cancelliera tedesca è stata ricevuta a cena all'Eliseo e i due leader hanno colto l'occasione per invitare il Sultano di Ankara a ritirare le truppe dal Rojava, stoppando un'avanzata che - hanno detto - "rischia di creare una situazione umanitaria insostenibile e di aiutare l'Isis a riemergere".

"Abbiamo parlato, sia con il presidente americano Donald Trump sia con il presidente turco Erdogan - ha spiegato Macron - e abbiamo fatto passare il chiaro messaggio della nostra volontà comune che questa offensiva cessi".

"La nostra convinzione - ha continuato il presdiente francese - è che quest'offensiva rischi, da un lato di creare situazioni umanitarie insostenibili, che stiamo già constatando sul terreno, e dall'altra aiuti l'Isis a riemergere nella regione".

Ma il numero uno di Ankara non pare intenzionato ad ascoltare gli appelli internazionali, anche di fronte alle minacce di sanzioni e di interruzione di rifornimenti militari dagli alleati Nato.

"Nessun embargo può fermarci", ha ribadito.

Intanto, a inizio settimana, i ministri degli Esteri dell'Unione europea si riuniranno in Lussemburgo per decidere la linea comune da intraprendere nei confronti di Ankara.

La posizione italiana è stata espressa dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio: "Chiederò due cose. La prima è che si lavori per fermare l'azione della Turchia; e poi che tutti i Paesi europei, ma proprio tutti, non vendano armi alla Turchia".

(Unioneonline/l.f.)
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