Macron, applausi al Congresso Usa: "L'Iran non avrà mai la bomba atomica"
Un'ovazione ha accolto il discorso del presidente francese Emmanuel Macron al Congresso degli Stati Uniti d'America.
Dopo aver incontrato Donald Trump, il numero uno di Parigi, in visita ufficiale a Washington, ha parlato oggi di fronte ai parlamentari, toccando numerosi temi.
BATTAGLIE COMUNI - A cominciare dall'intervento delle scorse settimane in Siria, che ha visto l'esercito transalpino alleato delle truppe Usa.
"Abbiamo combattuto fianco a fianco in numerose battaglie, dall'inizio abbiamo condiviso una visione comune dell'umanità", ha esordito il leader francese. Aggiungendo: "I nostri Paesi sono basati sugli stessi ideali, abbiamo lavorato assieme per questi ideali universali: libertà, tolleranza, uguaglianza dei diritti".
E, anche oggi, ha ribadito Macron, "non abbiamo perso questo legame prezioso e particolare che s'inscrive nella nostra storia".
IL TERRORISMO - Una "relazione speciale", insomma, quella tra le due potenze, unite anche nel dolore. "Negli anni recenti i nostri Paesi hanno conosciuto numerose tragedie. Abbiamo sofferto per il nostro attaccamento ai nostri valori, principi che i terroristi odiano", ha ricordato Macron, ricordando gli attentati degli ultimi anni, dalle Torri Gemelle al Bataclan.
Di qui l'impegno comune a combattere ovunque la minaccia terroristica.
L'IRAN - Poi la questione iraniana: "L'obiettivo è chiaro: l'Iran non deve possedere alcuna arma nucleare. Non ora, non tra 5 anni, non tra 10 anni, mai", ha detto capo dell'Eliseo, suscitando gli applausi di deputati e senatori.
GLI ACCORDI DI PARIGI - Poi l'invito all'amministrazione Trump a rientrare negli accordi di Parigi per il clima e a non cedere all'isolazionismo.
"Occorre - ha concluso Macron - rifiutare la tendenza al nazionalismo e alla leadership autoritaria", per tornare a sostenere un "multilateralismo più forte nelle relazioni internazionali".
(Unioneonline/l.f.)
L'INCONTRO CON TRUMP: