In Germania lo smartworking, ovverosia il lavoro da casa, potrebbe diventare un diritto dei lavoratori anche dopo la pandemia.

È quanto sta al momento discutendo il ministro del lavoro Hubertus Heil che ha proposto, nel weekend, di ancorare giuridicamente tale risoluzione.

Liberali e Verdi si dicono d'accordo con la proposta, secondo quanto riporta die Welt che sull'argomento apre l'edizione di oggi. Mentre le associazioni datoriali fanno resistenza: la mobilità nel lavoro si può utilizzare quando opportuna, "ma soltanto con l'homeoffice non si fa camminare l'economia", afferma Steffen Kampetere dell'associazione Bda al giornale.

Invece di nuove rivendicazioni a diritti che potrebbero limitare la crescita e la flessibilità, aggiunge, "servirebbe adesso una moratoria agli aggravi per le imprese".

Il ministro Heil ha annunciato di lavorare a una legge che garantisca il diritto al lavoro da casa.

Secondo le primissime stime, al tempo della pandemia, la quota di lavoratori che ha fatto ricorso all'homeoffice sarebbe salita dal 12 al 25% in Germania.

(Unioneonline/v.l.)
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