Mosca non crede alla pista islamica e ignora il video di rivendicazione diffuso dall’Isis K. Il filmato del macabro attacco è stato diffuso dall’agenzia dello Stato islamico, secondo cui sarebbe stato realizzato dagli stessi assalitori, ma non ha avuto alcun risalto sui media ufficiali russi.

Se gli Usa credono alla rivendicazione, Mosca no e dice di trovare sospetta un’assoluzione così rapida di Kiev da parte di Washington.

Il bilancio è di 137 morti e 180 feriti. Mentre i quattro arrestati con l'accusa di essere gli autori dell'assalto, bloccati nella regione di Bryansk mentre secondo le autorità russe cercavano di varcare il confine con l'Ucraina, sono stati portati per gli interrogatori formali nella sede del Comitato investigativo federale a Mosca.

La vicepresidente Usa Kamala Harris ha ribadito che «non c'è nessuna prova che Kiev sia dietro l'attentato». E al cancelliere dello Scacchiere britannico, Jeremy Hunt, che ha affermato che la Russia sta solo «creando una cortina fumogena di propaganda», ha replicato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, secondo la quale, «finché l'inchiesta non sarà completata, ogni frase da Washington che giustifichi Kiev dovrebbe essere considerata come una prova».

Continua intanto il pellegrinaggio dei moscoviti davanti ai resti del Crocus City Hall, dove è stato allestito un memoriale improvvisato, ricoperto da una marea di fiori. Sui resti carbonizzati della sala da concerti è stato installato un enorme schermo elettronico dove appare l'immagine di una candela e la scritta: «Crocus City Hall. 22/3/2024. Siamo in lutto».

Molti media riportano intanto la storia di Islam Khalilov, un ragazzo di 15 anni di evidente appartenenza musulmana, che lavorava al guardaroba della sala da concerti e ha salvato decine di persone che erano rimaste bloccate, indicando loro la via di fuga. La tensione resta alta: a San Pietroburgo ieri un centro commerciale è stato evacuato dopo che un uomo aveva chiamato la polizia dicendo che aveva piazzato una bomba nei locali, venendo subito arrestato.

I media russi hanno fatto sapere che ovviamente la prossima riunione settimanale del Consiglio di Sicurezza nazionale sarà dedicata all'attentato di Mosca. Qualche voce si spinge fino a prevedere una nuova mobilitazione militare per intensificare gli attacchi all'Ucraina, o una dichiarazione di guerra formale, ma fonti diplomatiche ritengono improbabile allo stato attuale una decisione del genere, che comporterebbe tensioni sociali.

(Unioneonline)

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