"Mi hanno mandato via perché sono vegano".

Questa la convinzione di un cittadino britannico, Jordi Casamitijana, pronto a rivolgersi a un tribunale per rivalersi sulla League against Cruel Sport, associazione animalista e anti-caccia con cui collaborava e da cui sarebbe stato allontanato, a suo dire, proprio per le sue convinzioni in fatto di alimentazione.

Ma non sarebbe l'unico motivo di attrito ad aver causato il licenziamento.

L'uomo avrebbe infatti denunciato una sorta di conflitto di interessi della stessa associazione, che, sempre a detta sua, avrebbe investito i fondi pensionistici dei dipendenti in compagnie coinvolte nella sperimentazione sugli animali.

Sia come sia, Casamitijana è stato messo alla porta.

E ora si è messo in testa di provare davanti al giudice che la sua caccia è avvenuta in spregio di una legge del 2010 che declina le varie tipologie di discriminazione dei lavoratori da parte dei datori di lavoro.

La Corte dovrà appunto decidere se il veganesimo possa in qualche modo rientrare nell'elenco.

Intanto, il caso sta facendo discutere l'opinione pubblica, britannica e non solo.

(Unioneonline/l.f.)
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