Sono stati rilasciati i tre carabinieri italiani barricati nella sede delle Nazioni Unite a Gaza perché sospettati da Hamas di essere israeliani.

I tre militari erano rinchiusi negli uffici dell'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente, da lunedì.

Stando alla ricostruzione dei media locali, erano a bordo di un'auto quando, secondo Hamas, non si sono fermati a un posto di blocco.

Inseguiti, si sono rifugiati nella sede dell'Onu, letteralmente assediata dai miliziani di Hamas, convinti che dietro quei passaporti e quei nomi italiani si nascondessero degli agenti israeliani.

Sarebbero anche stati esplosi dei colpi d'arma da fuoco, nonostante più volte anche i funzionari delle Nazioni Unite avessero confermato che si trattava di "personale della sicurezza italiana, entrato a Gaza per una missione ufficiale".

I carabinieri fanno infatti parte del nucleo scorte del consolato a Gerusalemme ed erano a Gaza per un sopralluogo al monastero di Sant’Ilarione, la comunità attorno a cui si stringono i cristiani.

Fonti della Farnesina, intanto, fanno sapere che è priva di ogni fondamento la notizia secondo la quale l'ambasciatore italiano a Tel Aviv avrebbe incontrato il capo di Hamas. "Non c'è stata nessuna trattativa", ribadiscono le stesse fonti investigative.

(Unioneonline/D)
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