Ha venduto videogiochi “pirata” causando a Nintendo e altre aziende una perdita di oltre 65 milioni di dollari. E così l’hacker canadese Gary Bowser è stato condannato in un tribunale federale dello stato di Washington a 40 mesi di carcere.

Bowser, che al momento dell’arresto era residente nella Repubblica Dominicana, ha accettato di pagare 4,5 milioni di dollari come patteggiamento e parziale risarcimento risarcimento alla sede Nintendo americana.

"Il danno va oltre queste imprese, andando a colpire duramente gli sviluppatori di videogiochi e i piccoli studi creativi i cui prodotti e il duro lavoro sono stati essenzialmente derubati", ha specificato in una dichiarazione ufficiale Nick Brown, procuratore degli Stati Uniti.

Bowser è stato dichiarato “colpevole di cospirazione” per aver aggirato ed eluso le misure antipirateria e di traffico di dispositivi. L'uomo è stato inoltre espulso dalla Repubblica Dominicana e incriminato insieme ad altri due complici: il francese Max Louarn, 49 anni, e il cinese Yuanning Chen, 36 anni. Una volta condannati, verranno definitivamente estradati anche dagli Stati Uniti.

(Unioneonline/v.l.)

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