Le Borse asiatiche crollano per paura della recessione: Tokyo precipita a -12,4%, giù anche Milano
Pesanti segnali dagli Stati Uniti che pesano sui mercati globaliCrollo delle borse asiatiche per i timori di recessione soprattutto negli Stati Uniti che pesano sui mercati globali. A Tokyo l'indice di riferimento Nikkei 225 è crollato del 12,4% (il peggior calo di sempre) punti e l'indice più ampio Topix ha perso il 10,49% a 2.271,33, mentre a Taiwan l'indice Taiex è sceso dell'8,43% a 19.813,83 punti intorno alle 13.19 locali (07.19 in Italia).
Il colosso dei chip Tsmc ha perso il 9,52% e il Kospi di Seul è crollato dell'8,09% a 2.459,81 punti, con le negoziazioni brevemente sospese a causa dell'intervento di un interruttore destinato a mitigare la volatilità.
I mercati azionari cinesi hanno accusato perdite più moderate, con l'indice Hang Seng di Hong Kong dell'1,8%, l'indice composito di Shanghai dell'1,1% e quello di Shenzhen dell'1,5%.
«Ci sono semplicemente troppi fuochi da spegnere, rendendo una possibile ripresa di lunedì un sogno irrealizzabile, soprattutto con il rinascere dei timori di recessione negli Stati Uniti e lo spettro incombente di un duro atterraggio che agghiaccia fino alle ossa gli investitori globali», ha commentato Stephen Innes di SPI Asset Management.
«Il fattore scatenante? Un rapporto sull'occupazione americana che ha mancato l'obiettivo a tal punto da lasciare a bocca aperta non solo i rendimenti delle azioni e delle obbligazioni» a Wall Street, aggiunge.
Anche prima dei dati sull'occupazione particolarmente preoccupanti pubblicati venerdì negli Stati Uniti, la Borsa di Tokyo aveva vissuto una giornata nera, con il Nikkei che aveva registrato il calo di punti più vertiginoso dal 1987 e il secondo più netto della sua storia.
In apertura anche Milano accelera verso il basso: tocca – 4%, sotto i 31mila punti.
(Unioneonline)