Brutto colpo per l’esecutivo Meloni.

La Corte costituzionale albanese ha annunciato la sospensione delle procedure parlamentari per l'approvazione dell'accordo stretto col premier Edi Rama sui migranti, prevista per domani.

La Corte è stata chiamata in causa da due ricorsi presentati separatamente dal Partito Democratico albanese e altri 28 deputati schierati a fianco dell'ex premier di centrodestra Sali Berish nei quali si sostiene che l'intesa viola la Costituzione e le convenzioni internazionali alle quali l'Albania aderisce.

La ratifica parlamentare dell'accordo sarà sospesa fino a quando la Corte non si esprimerà con una sentenza, per la quale ha tempo 3 mesi.

La presidente della Corte, Holta Zaçaj, ha spiegato che «il collegio dei giudici riunitosi oggi ha considerato che i ricorsi presentati rispettano i criteri richiesti, e ha deciso di esaminarli in seduta plenaria. Ciò comporta automaticamente che le procedure parlamentari per la ratifica dell'accordo vengano sospese», fino a quando non ci sarà una sentenza. Secondo la legislazione albanese, la Corte costituzionale dovrebbe prendere una decisione entro tre mesi dalla data della presentazione del ricorso, quindi, entro il prossimo 6 marzo. La prima seduta della Corte è prevista il prossimo 18 gennaio.

Fonti di Palazzo Chigi fanno sapere di non voler commentare perché si tratta di una sentenza di un tribunale costituzionale di un Paese terzo. Allo stesso tempo si sottolinea che non c'è alcuna preoccupazione su eventuali ritardi sulla messa in campo del Memorandum.

(Unioneonline/D)

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