Tra pochi giorni, il 21 aprile, la regina Elisabetta compirà 95 anni. Ma non sarà come gli altrettanti compleanni trascorsi finora dato il recente lutto che l’ha colpita in seguito alla morte del marito Filippo, duca di Edimburgo, il cui funerale è stato celebrato ieri. Un matrimonio che durava dal 1947 e che ha visto il consorte al suo fianco per decenni, sempre un passo indietro come da protocollo.

E ora che la sua vita privata è stata sconvolta, sulla stampa internazionale sono state insistenti le voci di una possibile abdicazione. Il dolore ha sicuramente il suo peso ed è arrivato dopo altri eventi poco piacevoli per la sovrana come l’allontanamento dalla Corona da parte del nipote, il principe Harry, secondogenito di Carlo, con tutte le polemiche che ne sono seguite anche per le dichiarazioni rese durante la celebre intervista con Oprah Winfrey. Ma a mettere a tacere queste illazioni ci hanno pensato famosi storici ed esperti secondo i quali Elisabetta rimarrà al suo posto.

Ha attraversato molte altre crisi che hanno messo a dura prova il suo operato e hanno sovente intaccato l’immagine della famiglia reale eppure lei non ha mai dato segno di cedimento. E non lo farà ora secondo lo storico Hugo Vickers: la regina, ha detto, "è in ottime condizioni di salute, e con un po' di fortuna sarà in grado di continuare ad essere la nostra sovrana per quanto le sarà possibile". E anche noti giornalisti che da anni seguono le vicende di casa Windsor escludono l’ipotesi. Tutto perché, tra le varie ragioni, ce n’è una che prevale. Elisabetta è conosciuta come una donna che non si è mai piegata alle avversità e, pur essendo salita sul trono in giovanissima età, ha preso questo suo ruolo con tutta la serietà possibile. In un discorso tenuto nella sua prima visita in Sudafrica, nell’aprile del 1947, aveva infatti pronunciato frasi molto chiare che spiegavano come intendesse affrontare i suoi doveri: "Io dichiaro davanti a voi tutti che la mia intera vita, sia essa lunga o breve, sarà dedicata al vostro servizio e al servizio della nostra grande famiglia imperiale alla quale tutti apparteniamo".

Un patto che, si dice, non romperà mai per sua volontà.

(Unioneonline/s.s.)
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