Bana Alabed, la bambina siriana che è diventata simbolo di chi vive la propria infanzia sotto le bombe, ha scritto una lettera aperta a Donald Trump.

"Caro presidente", ha scritto, "la mia scuola ad Aleppo è stata distrutta, molti miei amici non ci sono più".

"La mia città è diventata la capitale della morte".

La piccola, sette anni, ha raccontato la guerra in Siria (con l'aiuto della mamma) su Twitter ed è stata per giorni tra gli sfollati di Aleppo dopo l'evacuazione della città.

Con la sua famiglia ha raggiunto la Turchia, dove è stata ricevuta persino dal presidente Recep Tayyip Erdogan.

"Ora posso uscire e giocare", si legge nella lettera a Trump, "ma milioni di bambini come me continuano a soffrire per colpa degli adulti".

"Se mi prometti che farai qualcosa per loro, allora sono tua amica. La pace è importante per tutti, anche per te".

Finora nel conflitto siriano sono morte 300mila persone, inclusi almeno 150mila bambini, dicono le associazioni umanitarie.
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