"Anche se il virus circola leggermente meno in Francia che nella maggior parte dei paesi vicini, la situazione è lungi dall'essere tornata alla normalità" e "resta fragile".

Lo ha detto il premier francese Jean Castex nell'attesa conferenza stampa in cui ha sostanzialmente confermato le restrizioni in vigore nel Paese.

"Il livello di contaminazioni resta elevato, anzi tende ad aumentare dalla metà di dicembre", ha aggiunto.

Quindi l'annuncio delle misure: "Tutti gli esercizi che sono attualmente chiusi, lo resteranno almeno sino a fine gennaio". Dunque bar, ristoranti, cinema, musei e palestre, così come gli impianti sciistici. Bar e ristoranti sono chiusi ormai da ottobre, "la prospettiva di una riapertura è rinviata almeno a metà febbraio", ha detto Castex.

Il coprifuoco fino alle 20 è prorogato almeno sino al 20 gennaio, e il premier ha ipotizzato una sua anticipazione alle 18 nelle Regioni dove il virus circola di più.

Restano chiuse fino a nuovo ordine anche le frontiere con la Gran Bretagna: "Prendiamo molto sul serio le minacce della variante inglese e di quella sudafricana", ha affermato il ministro della Salute Olivier Veran.

"Quella sudafricana è ancora poco conosciuta - ha spiegato -, è stata individuata in 3 pazienti in Francia.

Quella inglese è meglio conosciuta e quello che sappiamo è che viene considerata come più contagiosa, nell'ordine del 40% - 70% in più rispetto al virus iniziale. E' diventata la variante maggioritaria in Inghilterra".

"Tutte le persone che arrivano dalla Gran Bretagna e dal Sudafrica - ha aggiunto Véran - dovranno presentare al loro arrivo in Francia la prova di un test molecolare negativo effettuato meno di 72 ore prima della partenza".

(Unioneonline/L)
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