I tentativi degli Usa di contenere l’influenza cinese a Hong Kong sono “destinati a fallire”.

Pechino ha invitato l’amministrazione Biden ad "abbandonare, prima che sia troppo tardi, le illusioni" di disturbo. Un portavoce dell'Ufficio del Commissario del ministero degli Esteri cinese nell'ex colonia britannica ha detto che "i recenti attacchi contro la legge sulla sicurezza nazionale interferiscono con gli affari della città e della Cina" e violano gravemente le leggi e le relazioni internazionali. 

Tra le misure nel mirino l'estensione di 18 mesi dei permessi di permanenza negli Usa ai cittadini di Hong Kong in risposta al "giro di vite sulla democrazia" di Pechino sulla città.

L'attuazione della legge sulla sicurezza nazionale per Hong Kong e la riforma del sistema elettorale dei territori "hanno contribuito a ripristinare la stabilità nella città, migliorato lo stato di diritto, assicurato gli interessi legali dei residenti e degli stranieri e inaugurato un nuovo capitolo di una migliore leadership politica", ha aggiunto il portavoce in una nota.

La legge sulla sicurezza nazionale "prende di mira con precisione un piccolo gruppo di secessionisti che hanno tentato di turbare la società: il dipartimento delle forze dell'ordine ha arrestato 117 persone e perseguito 64 personalità di spicco intente a seminare discordia a Hong Kong e la fiducia della città nel modello 'un paese, due sistemi'". Gli Stati Uniti "hanno trascurato i fatti e l'opinione pubblica di Hong Kong, protestando contro la legge sulla sicurezza nazionale" e offrendo "ipocritamente il cosiddetto 'rifugio sicuro'. Lo scopo è stigmatizzare la Cina e sabotare la prosperità e la stabilità" sua e dell'ex colonia.

(Unioneonline/D)

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