Nuova sfida dell'Iran agli Usa e alla comunità internazionale.

Teheran ha infatti annunciato che innalzerà il livello dell'arricchimento dell'uranio al di sopra del 3,67%, limite stabilito dall'accordo sul nucleare del 2015. A confermarlo è il portavoce del governo, Ali Rabiei.

Behrouz Kamalvandi, portavoce dell'Organizzazione dell'energia atomica nazionale, nel corso di una conferenza stampa ha poi spiegato che i livelli di arricchimento "saranno progressivamente aumentati tra il 5 e il 20%".

Per il viceministro degli Esteri, Abbas Araghchi, si tratta di una decisione legittima, in quanto la Repubblica islamica "ha atteso inutilmente una soluzione diplomatica per un anno".

Dodici mesi fa, infatti, l'amministrazione Usa guidata da Donald Trump aveva deciso di sfilarsi dall'intesa firmata quattro anni dal suo predecessore e da Gran Bretagna, Francia, Cina, Russia e Germania.

Alla luce dell'annuncio dell'Iran, l'Aiea, l'agenzia internazionale per l'energia atomica, si riunirà mercoledì per un vertice straordinario, richiesto proprio da Washington per fare il punto della situazione e decidere su eventuali contromisure.

L'Iran "non avrà mai la bomba atomica", aveva tuonato la Casa Bianca nei giorni scorsi, quando erano circolate le prime voci sulla ripresa dell'arricchimento e dello stoccaggio di uranio da parte di Teheran.

(Unioneonline/l.f.)
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