Non solo leggi punitive per i disertori, dopo l’annuncio della mobilitazione parziale Vladimir Putin si avvale anche dei leader religiosi per cementare la popolazione attorno a lui e spingere anche i giovani fedeli ad arruolarsi, ad “adempiere al proprio dovere”.

E chi può farlo meglio del patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa che sin dall’inizio della guerra in Ucraina ha provato a giustificare tutte le mosse di Putin?

Nel suo sermone domenicale Kirill ha detto che ai soldati che muoiono in Ucraina saranno lavati tutti i peccati.

“Siamo consapevoli che chi muore adempiendo al proprio dovere militare si sacrifica per gli altri”, ha detto Kirill, come si vede in un video pubblicato su Twitter da Disclose tv. “Questo sacrificio – ha aggiunto – lava via tutti i peccati commessi”.

Nei giorni scorsi aveva esortato i fedeli ad arruolarsi con queste parole, invitandoli a non aver paura della morte: “Vai coraggiosamente a compiere il tuo dovere militare. E ricorda che se muori per il tuo Paese, sarai con Dio nel suo regno”.

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