L'operazione militare speciale in Ucraina è stata “inevitabile” e ora serve una “mobilitazione militare parziale” in Russia perché l’Occidente vuole “indebolire, distruggere e dividere” il Paese.

Il presidente russo Vladimir Putin, nel suo atteso e più volte rinviato discorso alla tv, registrato e poi diffuso a poche ore dall’intervento alle Nazioni Unite del premier Mario Draghi a favore delle sanzioni alla Russia, segna una improvvisa escalation e richiama i militari della riserva: sono 300.000, ha detto il ministro della Difesa Serghei Shoigu citato dalla Tass. Uomini che hanno già servito nell'esercito, con esperienza di combattimento e specializzazioni militari. 

"Nella sua aggressiva politica anti-russa, l'Occidente ha superato ogni limite", ha scandito Putin, ripetendo che la Russia userà "tutti i mezzi” a propria disposizione e che coloro che stanno cercando di usare il ricatto nucleare scopriranno che le carte in tavola possono essere rivoltate contro di loro: "Non sto bluffando". 

Quanto ai referendum sul Donbass (“Ulteriore violazione del diritto internazionale”, li ha definiti Draghi al Palazzo di Vetro), i territori dell'Ucraina che hanno annunciato il voto per l'adesione alla Russia "hanno il sostegno" di Mosca, il cui obiettivo è "la liberazione di tutto il Donbass". 

"È nostra tradizione storica e destino del nostro popolo fermare coloro che cercano il dominio mondiale, che minacciano di smembrare e rendere schiava la madrepatria. È quello che stiamo facendo ora, e credo nel vostro sostegno", la conclusione.

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La giornata di ora in ora: 

Von der Leyen: “Pronti a nuove sanzioni”

"Siamo pronti a imporre ulteriori costi economici alla Russia e alle persone e alle entità all'interno e all'esterno della Russia che la sostengono, politicamente o economicamente". Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un'intervista alla Cnn.

"Mentre la Russia si muove verso un'economia di guerra piena, proporremo anche ulteriori controlli sulle esportazioni sulla tecnologia civile", ha aggiunto, sottolineando che "il presidente Putin ora sta mostrando la sua debolezza" anche indicendo "falsi referendum sul suolo sovrano ucraino".

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Lavrov: “Le armi Nato uccidono civili in Russia”

"Le armi Nato vengono usate dal regime neonazista di Kiev per uccidere i civili nel territorio russo al confine con l'Ucraina": torna a ribadirlo il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov in una intervista a Newsweek citata dalla Tass. "Il Pentagono non nasconde di fornire all'intelligence di Kiev le coordinate degli obiettivi", ha denunciato.

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Ue convoca Consiglio straordinario degli Esteri

Una riunione straordinaria del Consiglio Esteri Ue è stata convocata per questa sera alla luce degli annunci fatti dal presidente russo Vladimir Putin. La riunione si terrà probabilmente a New York, dove si trovano in queste ore molti dei ministri interessati.

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Proteste in Russia, più di mille i fermati

Sono salite a 1.026 le persone fermate alle manifestazioni contro la mobilitazione parziale in Russia che si sono svolte in diverse città del Paese. Lo riferisce Ovd-Info, una ong che registra le attività dell'opposizione e assiste legalmente i fermati.

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Scambio di prigionieri Mosca-Kiev

Dieci prigionieri di guerra di diversi Paesi, tra cui Usa e Gran Bretagna, sono stati trasferiti dalla Russia in Arabia Saudita nell'ambito di uno scambio tra Mosca e Kiev, mediato da Riad. Tra i prigionieri ci sono anche cittadini di Svezia, Marocco e Croazia. Lo ha riferito il ministero degli Esteri saudita, che sta "facilitando le procedure per il loro ritorno sicuro nei rispettivi Paesi".

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Proteste in Russia contro la mobilitazione, più di 200 persone fermate

Sono salite a oltre 200 le persone fermate dalla polizia durante manifestazioni svoltesi oggi in molte città russe contro la dichiarazione della mobilitazione parziale. Nei raduni svoltisi in 20 città, scrive la ong Ovd-Info, sono state fermate 219 persone.

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Kiev: “Ora raddoppiare il sostegno all’Ucraina”

"L'unica risposta appropriata alle minacce bellicose di Putin è di raddoppiare gli sforzi per sostenere l'Ucraina" di fronte alla minaccia russa dell'uso di armi nucleari. Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, chiedendo "più sanzioni contro la Russia", "più armi all'Ucraina" e "più solidarietà agli ucraini" da parte dell'Occidente.

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Code dalla Russia, la Finlandia teme un boom di arrivi

Cresce la preoccupazione in Finlandia per un possibile massiccio afflusso di cittadini russi, dopo che il presidente Vladimir Putin ha dichiarato la mobilitazione militare parziale. Già negli ultimi due giorni prima dell'annuncio, un totale di 6.500 russi sono entrati nel Paese, di cui circa un terzo con visto turistico, secondo il quotidiano Iltalehti. E nella giornata di oggi lunghe code vengono segnalate ai valichi di frontiera. A Helsinki, sottolineano fonti del giornale, la decisione dei Paesi baltici di bloccare i visti turistici per i russi "non è stata vista favorevolmente", dato che la pressione migratoria terrestre si concentra ora esclusivamente sulla Finlandia, unico confine ancora aperto.

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Usa: “Il discorso di Putin è il segno che è in crisi”

"Il discorso di Putin è chiaramente un segno che è in difficoltà". Lo ha detto il portavoce del consiglio per la Sicurezza nazionale americana, John Kirby ad Abc News, sottolineando che le forze di Mosca sono in crisi soprattutto "nel nord e nell'est" dell'Ucraina. "Ci aspettavamo il richiamo dei riservisti, Putin sta facendo combattere anche i soldati feriti", ha detto ancora Kirby.

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Esauriti i voli da Mosca dopo l’annuncio della mobilitazione di Putin

Quasi tutti i voli in partenza dalla Russia sono stati esauriti in poche ore dopo che Vladimir Putin ha annunciato una mobilitazione parziale dei riservisti. Lo scrive il Guardian. I dati di Google Trends hanno mostrato un'impennata nelle ricerche di Aviasales, il sito web più popolare in Russia per l'acquisto di voli, dopo che l'annuncio del presidente russo ha fatto temere che gli uomini “abili” al combattimento non potessero espatriare. Secondo Aviasales, i voli da Mosca verso Georgia, Turchia e Armenia, destinazioni che consentono ai russi di entrare senza visto, sono andati esauriti dopo pochi minuti dall'annuncio di Putin.

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Navalny: “La mobilitazione è un'enorme tragedia”

"Ora alcuni lavoratori di Kovrov (città a 250 km da Mosca), trentenni, saranno chiamati a morire da qualche parte vicino a Kherson. Un'enorme tragedia". Così il dissidente Alexey Navalny, dal carcere, citato da Mediazona, sulla mobilitazione parziale ordinata da Putin. "Penso che non chiameranno da Mosca. Chiama 50mila persone da Mosca e domani 150mila parenti protesteranno per strada", ha affermato ancora Navalny, in collegamento video con il tribunale di Kovrov per una causa contro l'amministrazione del carcere nel quale è detenuto a regime duro, che lui accusa di violazione di diritti.

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La Cina sollecita il dialogo 

Dopo il discorso di Putin la Cina invita le parti coinvolte nella crisi in Ucraina al cessate il fuoco e a impegnarsi con il dialogo e le consultazioni al fine di una risoluzione pacifica. La posizione cinese sulla crisi in Ucraina è "coerente e chiara", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, esortando "a trovare un modo per affrontare le preoccupazioni sulla sicurezza di tutte le parti".

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L’ambasciatrice Usa a Kiev: “Da Putin un segno di debolezza”

La mobilitazione parziale ordinata dal presidente russo Vladimir Putin è un segno di "debolezza". Lo sostiene l'ambasciatrice statunitense in Ucraina. "I referendum farsa e la mobilitazione sono segni di debolezza, del fallimento russo", le parole di Bridget Brink. "Gli Stati Uniti non riconosceranno mai la pretesa della Russia di annettere il territorio ucraino, e continueremo a stare al fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario". 

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Berlino: “L’annuncio di Mosca segna una nuova escalation”

L'annuncio di una parziale mobilitazione appena fatto da Vladimir Putin segna "una nuova escalation" nell'aggressione all'Ucraina. Si tratta di "un passo pessimo, sbagliato". Lo ha detto il vicecancelliere tedesco verde Robert Habeck. "Ci consulteremo per vedere come reagire sul piano politico", ha spiegato. È chiaro che l'Ucraina dovrà continuare ad avere "pieno sostegno".

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Nuovi bombardamenti russi sulla centrale di Zaporizhzhia

L'operatore nucleare ucraino Energoatom ha accusato oggi la Russia di aver nuovamente colpito la centrale atomica di Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina. "I terroristi russi hanno bombardato nuovamente la centrale nucleare di Zaporizhzhia durante la notte", scrive Energoatom su Telegram. 

(Unioneonline)

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