Kiev bombarda la regione russa di Kursk, Scholz avverte la Cina: «Se aiuterà Mosca ci saranno conseguenze»
Abbattuti 13 droni kamikaze Shahed-136 lanciati sul territorio ucrainoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Mentre continua l’assedio di Bakhmut, le forze armate ucraine hanno fatto sapere di aver sparato contro il villaggio di confine di Iskra, rimasto senza elettricità perché le «strutture di approvvigionamento energetico» nel distretto di Khomutiv sono state danneggiate.
Lo ha reso noto il governatore della regione russa di Kursk, Roman Starovoitt. «Le forze armate dell'Ucraina stanno bombardando l'area di confine nel distretto di Khomutiv. Le strutture di approvvigionamento energetico sono state danneggiate, a seguito delle quali il villaggio di Iskra è stato isolato», ha dichiarato.
Nella notte, le forze di Kiev avrebbero abbattuto 13 droni kamikaze del tipo Shahed-136 su un totale di 15 lanciati da Mosca: si trattava di droni di produzione iraniana.
SCHOLZ AMMONISCE LA CINA – Intanto Olaf Scholz ha lanciato un ammonimento a Pechino in una intervista rilasciata alla Cnn: ci saranno «conseguenze» se la Cina dovesse inviare armi alla Russia. Il cancelliere tedesco si è detto però abbastanza ottimista sul fatto che Pechino si asterrà dal farlo: «Penso che avrebbe delle conseguenze, ma ora siamo in una fase in cui stiamo mettendo in chiaro che ciò non deve accadere e sono relativamente ottimista che avremo successo con la nostra richiesta, ma dovremo verificare».
(Unioneonline/F)