Joe Biden mantiene la sua promessa elettorale e nomina la prima donna afroamericana alla Corte Suprema. E' Ketanji Brown Jackson, 51enne laureata a Harvard che, nella sua lunga carriera, ha partecipato anche alla difesa di un detenuto di Guantanamo.

"Orgoglioso" della sua scelta il presidente americano invita il Senato a un processo di conferma "corretto e rapido": "Merita di essere confermata", dice Biden, lodando le qualità "straordinarie" di Jackson e il bisogno della Corte Suprema di "essere specchio del paese" riflettendone le diversità.

Ma la strada per la conferma della nomina non è proprio in discesa: "La sinistra radicale ha vinto ancora una volta sulla Casa Bianca", è il commento a caldo del senatore repubblicano Lindsey Graham, critico anche del dominio delle università di "Harvard e Yale" nelle nomine alla Corte Suprema. "Ho votato contro la conferma di Jackson per la posizione che attualmente ricopre" alla Corte d'Appello del circuito di Washington, dice ancora più netto il leader dei conservatori in Senato, Mitch McConnell, osservando come la scelta di Jackson è stata "influenzata dai soldi sporchi di gruppi di estrema sinistra che da anni attaccano la legittimità e la struttura della Corte Suprema".

Gioca a favore della conferma la compattezza dei dem sul nome di Jackson, che nel 2019 sfidò indirettamente Donald Trump, ordinando al consigliere legale della Casa Bianca Don McGhan di testimoniare in Congresso affermando che i "presidenti non sono dei re" e non possono rivendicare un privilegio esecutivo universale sui loro ex consiglieri.

Oltre ad essere la prima donna afroamericana, Jackson è la terza persona di colore nominata nei 233 anni di storia della Corte Suprema, e fa salire a quattro il numero delle donne che siedono fra i saggi che, per oltre due secoli, sono stati un club solo ed esclusivamente di uomini bianchi.

Plaude alla nomina anche Barack Obama: "Jackson ha già ispirato giovani afroamericane come le mie figlie e la sua conferma le aiuterà a credere che possono essere qualsiasi cosa vogliono". 

(Unioneonline/L)

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