Mentre tutto tace sul fronte del rapimento di Silvia Romano, la cooperante italiana di 23 anni rapita in Kenya lo scorso 20 novembre, gli abitanti della zona in cui è stata sequestrata si sono riuniti per una veglia di preghiera.

Fino a pochi giorni fa gli spiragli per una trattativa sembravano aperti ma adesso la preoccupazione è sempre più alta a mano a mano che trascorrono le ore.

Gli uomini armati che l'hanno portata via dal villaggio di Chakama e, nel corso della fuga, le hanno tagliato le treccine, quelle che sono state ritrovate nella Dakatcha Forest, così come una delle moto usate per il raid.

Ieri i fedeli cristiani e musulmani si sono incontrati per pregare e per chiedere ai rapitori di non fare del male a Silvia di liberarla immediatamente.

(Unioneonline/s.s.)
© Riproduzione riservata