Come sta Kate Middleton? Quanto sono gravi le condizioni della Principessa del Galles? Sono le preoccupazioni che rimbalzano nelle ultime ore sulla stampa inglese, dove iniziano ad emergere le prime ipotesi circa le motivazioni alla base dell’intervento cui è stata sottoposta la consorte dell’erede al trono William e che la terrà lontana dagli impegni pubblici almeno sino a dopo Pasqua.

Una convalescenza molto lunga, e un ricovero «di 10-14 giorni» che lasciano supporre, nonostante le rassicurazioni di Kensington Palace che non si tratti di tumore, che sia comunque qualcosa di serio. E la conferma arriva anche dalla Bbc.

Interventi come appendicectomie, ernie e colecisti – sottolinea la stampa britannica – si effettuano ormai addirittura in day hospital, e dunque la protratta permanenza nella stanze dell’esclusiva London Clinc di Londra fanno pensare a qualcosa di ben diverso per la principessa. Con l’ipotesi che rimbalza nelle ultime ore che è quella dell’isterectomia, tecnica chirurgica che comporta l’asportazione dell’utero.

Quel che è certo è che seppur Kensington Palace abbia parlato di intervento programmato, le agende di William e Kate sino all’annuncio dell’operazione erano dense di impegni confermati per i prossimi mesi. E la diffusione, proprio a poca distanza dall’annuncio su Kate, della nota circa i problemi e il prossimo intervento di re Carlo fa pensare a un tentativo di distrazione dell’opinione pubblica.

I nuovi bollettini medici, come precisato, arriveranno solo in presenza di «informazioni significative».

Ma intanto il popolo inglese si interroga, e i media si accalcano fuori dalla struttura sanitaria inaugurata nel 1932 e in cui in passato furono ricoverati il principe consorte Filippo, la principessa Margaret (sorella di Elisabetta II, che vi venne operata per un primo tumore rivelatosi benigno), ma anche Elizabeth Taylor (per un intervento ortopedico a un ginocchio), il dittatore cileno Augusto Pinochet o ancora - in gioventù - il futuro presidente americano John F. Kennedy. Struttura nella quale la stessa regina Elisabetta inaugurò nel 2010 un moderno reparto oncologico, inserito in una nuova ala costata 80 milioni di sterline. E dove furono curati per cancro o sospetti di cancro primi ministri del Regno come Clement Attlee o Anthony Eden.

(Unioneonline/v.l.)

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