Italiano rapito in Siria, spunta un nuovo video: "Se Roma non ci risponde, lo uccidiamo"
"Se il governo italiano non risponde alle nostre richieste lo uccidiamo entro tre giorni". È questo il contenuto di un nuovo messaggio, spedito attraverso il sistema di chat Messenger da parte di chi sostiene di essere tra i sequestratori di Sergio Zanotti, 56enne di Marone (Brescia), rapito da otto mesi in Siria, almeno stando a un video pubblicato su internet lo scorso novembre da un gruppo che si proclama "vicino all'Isis e membro di al-Qaeda".
Il nuovo messaggio data 16 febbraio 2017 e mostra il passaporto di Zanotti con a fianco una pistola.
Sul caso è stata aperta un'indagine.