Israele si prepara a un’operazione di sicurezza di vasta portata per intercettare la Flotilla diretta verso le sue coste. Secondo quanto riferito da Channel 12, l’arrivo dell’imbarcazione è atteso nella notte tra mercoledì e giovedì, in concomitanza con Yom Kippur, la giornata più sacra del calendario ebraico, tradizionalmente dedicata al digiuno e alla preghiera.

Il piano, approvato dal capo della polizia Dany Levi, prevede l’intervento congiunto della marina militare e delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), che fermeranno i partecipanti in acque internazionali e li trasferiranno al porto di Ashdod. Da lì, i passeggeri verranno scortati da mezzi della polizia e del servizio penitenziario fino al carcere di Ketziot, dove saranno presi in custodia.

Per consentire l’operazione anche durante il giorno sacro, è stata concessa un'autorizzazione rabbinica straordinaria.

Una volta concluso Yom Kippur, i partecipanti saranno espulsi nei rispettivi Paesi d’origine. Chi si rifiuterà, verrà sottoposto a un procedimento d’urgenza davanti a un tribunale speciale del Ministero dell’Interno, con l'accusa di ingresso illegale sul territorio israeliano. Non saranno previsti processi ordinari.

L’intervento coinvolgerà circa 600 agenti appartenenti a unità di frontiera e reparti speciali. A supporto dell’operazione è stato attivato anche il sistema sanitario nazionale, con il dispiegamento di tre ambulanze di terapia intensiva e cinque ambulanze ordinarie. Quattro ospedali sono stati posti in stato di allerta: l’ospedale Assuta di Ashdod, il Barzilai di Ashkelon, il Kaplan di Rehovot e lo Shamir-Assaf Harofeh di Be’er Yaakov.

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