Una ragazza di 19 anni, Noa Gur Golan, è in carcere in Israele per essersi rifiutata di compiere il servizio militare.

Dallo scorso luglio la giovane è stata in prigione oltre 30 giorni, con una breve pausa intercorsa fra le due udienze in cui è stata chiamata a rispondere davanti a una commissione militare.

La giovane ha frequentato dal 2014 al 2016 il Collegio del mondo unito dell'Adriatico a Duino (Trieste).

Secondo i media inglesi, la ragazza si trova ora all'interno del carcere militare 396, vicino Haifa, e condivide la stanza con altre nove donne.

Le è stato concesso di ricevere visite dalla famiglia una volta ogni 15 giorni.

"Quando ero giovane sognavo di essere una pilota di guerra dell'Israel Defence Force, l'esercito israeliano. Oggi ho 19 anni e sto male al pensiero di fare parte di una qualunque organizzazione belligerante", ha scritto Noa in una lettera aperta, pubblicata su Facebook in ebraico e in inglese lo scorso 10 luglio.

"Da oltre un anno chiedo di contribuire alla società tramite un servizio civile. Per ricevere l'esenzione dall'Idf per motivi di coscienza", si legge ancora nel post, "ho dovuto presentarmi davanti a una commissione militare. La commissione ha respinto la mia richiesta due volte, perché i suoi membri non erano convinti che le 'ragioni di coscienza' fossero i miei veri motivi".

La 19enne motiva la sua decisione, facendo riferimento anche all'esperienza in Italia e dichiarando il suo pacifismo: "Negli ultimi tre anni ho avuto il privilegio di incontrare amici provenienti da Territori palestinesi, Giordania e altri Paesi. Ho dovuto conoscere le persone, le loro storie personali e non le percezioni con cui siamo stati cresciuti. Questo è come ho capito che non servirò violenza e morte e che l'amore che provo per gli amici della mia città, Netanya, è identico all'amore che sento per i miei amici di Hebron".

In Israele è piuttosto insolito rifiutare il servizio obbligatorio per motivi che non siano religiosi.

(Redazione Online/F)
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