Smentite le voci di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Fonti di Al Arabiya avevano fatto sapere che Hamas e Israele avevano concordato una tregua di 60 giorni sulla base del cosiddetto documento Witkoff, dell’inviato speciale Usa in Medio Oriente. Ma la notizia è stata smentita a stretto giro di posta.

Solo Israele ha firmato il documento proposto dagli Usa, i termini dell’accordo «non ci soddisfano», ha invece fatto sapere Hamas.

«La risposta di Israele significa, in sostanza, la perpetuazione dell'occupazione, la continuazione delle uccisioni e della carestia, anche durante il periodo di tregua temporaneo, e non risponde a nessuna delle richieste del nostro popolo, tra cui la cessazione della guerra e della carestia», ha affermato Bassem Naim, uno dei leader in esilio di Hamas, aggiungendo tuttavia che «la leadership del movimento ha esaminato, con grande senso di responsabilità e patriottismo, la risposta a questa proposta».

Secondo indiscrezioni, il documento Witkoff prevede un cessate il fuoco di 60 giorni, con il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che garantisce l'impegno di Israele. Stabilisce che Hamas rilasci 10 ostaggi vivi e i corpi di altri 18 il primo e il settimo giorno e che gli aiuti vengano inviati a Gaza. Prevede inoltre che partano i negoziati per un cessate il fuoco permanente. Secondo il documento, gli aiuti devono essere distribuiti dalle Nazioni Unite e dalla Mezzaluna Rossa, mentre la consegna degli ostaggi deve avvenire senza manifestazioni o celebrazioni pubbliche. Verrebbero rilasciati anche 125 prigionieri palestinesi condannati all'ergastolo.

(Unioneonline)

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