Per la prima volta dalla rivoluzione islamica del 1979, le donne in Iran hanno ufficialmente assistito a una partita di calcio del campionato nazionale.

Lo riferisce la Bbc, circa 500 donne erano presenti giovedì sera al match allo stadio Azadi di Teheran come testimoniano le foto diventate virali.

Le donne sono di fatto escluse dalle partite nazionali. L'ultimo match a cui hanno assistito è stata una qualificazione alla Coppa del Mondo tre anni fa. All'epoca, le autorità cedettero in seguito alle proteste suscitate dalla morte di Sahar Khodayari, 29 anni, che si era data fuoco in attesa del processo per aver cercato di assistere a una partita travestita da uomo.

Khodayari è diventata nota come “Blue Girl”, i colori della squadra per cui tifava e simbolo della lotta per i diritti delle donne in Iran. Diversi siti web iraniani sostengono che la decisione di permettere alle donne di assistere alla partita giovedì sera è arrivata dopo le pressioni di organizzazioni internazionali e della Fifa che ha inviato una lettera alle autorità invitandole a permettere l'ingresso di un maggior numero di donne negli stadi.

Al match di giovedì, tra la squadra di casa Estaqlal e i rivali del Mes-e Kerman, le donne erano sedute sugli spalti divise dagli uomini. Molte hanno sventolato bandiere, indossato i colori della propria squadra e cantato “Blue Girl” in segno di riconoscimento per Khodayari.

In Iran non esiste un divieto ufficiale per le donne di andare agli eventi sportivi, ma è raro che vi partecipino perché spesso viene loro negato l'ingresso. Nel 2018 decine di donne sono state arrestate dopo aver cercato assistere a una partita di calcio, mentre altre sono riuscite ad entrare allo stadio indossando barbe e parrucche finte. 

(Unioneonline/L)

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