India, maxi blitz della polizia nelle case di decine di giornalisti ed editori
Ci sono degli arresti, l’accusa è terrorismo e cospirazione. La rabbia delle associazioni: «Un attentato al diritto fondamentale della libertà di stampa»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
In India è in corso una massiccia operazione della polizia, che, dalle prime ore del giorno, ha fatto irruzione nelle case di più di quaranta tra giornalisti, illustratori, storici, editori.
Arrestati il fondatore del sito di notizie online NewsClick e i responsabili delle risorse umane Prabir Purkayastha e Amit Chakravarthy, accusati di irregolarità contabili e finaziamenti occulti dall'estero.
Ma nei loro confronti è stato evocato anche il codice Uapa, che punisce le attività terroristiche e la cospirazione contro l'India.
I raid hanno suscitato vasta preoccupazione nel mondo del giornalismo indiano, con le associazioni dei reporter che hanno condannato le ispezioni, definendole «un preoccupante tentativo di imbavagliare i giornalisti e un attentato al diritto fondamentale della libertà di stampa», come affermano, in un comunicato congiunto, la National Alliance of Journalists, la Delhi Union of Journalists, il Press Club of India e l'Editors Guild of India.
(Unioneonline/D)