Mentre il covid non accenna a diminuire la sua corsa, con preoccupante diffusione soprattutto in Asia e Sudamerica, proprio dalla Mongolia interna, nella Cina settentrionale, torna lo spettro della peste bubbonica.

Un caso è già stato confermato mentre le autorità sanitarie stanno indagando su altre manifestazioni sospette, con 146 persone già poste in quarantena.

Il contagio - come riportato dalla Bbc - è stato segnalato il 4 luglio scorso all’ospedale popolare di Urad Middle Banner nella città di Bayannur. Il paziente è un pastore locale, le cui condizioni sono al momento stabili.

Le autorità hanno già invitato la popolazione a ridurre il consumo di carne e a riferire di eventuali scoperte di marmotte malate o morte. Sarebbe infatti il consumo della carne cruda di marmotta ad aver provocato il contagio.

La peste bubbonica è infatti una malattia batterica diffusa dalle pulci che vivono su roditori selvatici come, appunto, le marmotte. Può uccidere un adulto in meno di 24 ore se non curata in tempo, ma viene curata con antibiotici facilmente disponibili.

Gli esperti sostengono che i discendenti diretti dei bacilli della stessa peste che ha ucciso 50 milioni di persone nel 14esimo secolo esistono ancora oggi e sono responsabili della morte di circa duemila persone l’anno.

(Unioneonline/v.l.)
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