In manette a Gibuti una delle menti dell'attacco a Charlie Hebdo
Si tratta di un 36enne latitante dal 2011Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È sospettato di essere una delle menti che hanno progettato l'attentato del 2015 alla sede di Charlie Hebdo a Parigi l'uomo arrestato a Gibuti, nel Corno d'Africa.
Identificato come Peter Chérif, secondo Radio France Info avrebbe avuto contatti con Cherif e Said Kouachi, i fratelli islamisti radicali che nell'attacco al giornale satirico avevano ammazzato 12 persone e poi a loro volta erano stati uccisi.
L'arrestato, 36enne noto anche come Abou Hamza, era uno dei terroristi più ricercati al mondo ed era in fuga dal 2011.
Condannato nel 2006 a quindici anni di carcere per "aver attraversato il confine illegale" in Iraq, è fuggito dal carcere di Badouche, a nord di Mosul, dove stava scontando la pena. Di nuovo arrestato, era stato rilasciato e si era dato alla fuga il giorno del processo. Pochi mesi dopo era stato rintracciato nello Yemen.
(Unioneonline/s.s.)