In Birmania un altro Aylan: annega bimbo in fuga verso il Bangladesh
Un bimbo, 10 mesi appena, riverso nel fango, mentre l'acqua del fiume lo raggiunge per poi ritirarsi.
La sua unica colpa? Appartenere alla minoranza musulmana Rohingya, perseguitata in Birmania e costretta a fuggire in Bangladesh attraversando il fiume Naf che divide i due Paesi.
Il piccolo si chiamava Mohammed Shohayet e la foto risale a un mese fa ma è stata resa pubblica solo oggi dalla Cnn.
Nel viaggio della speranza, o della disperazione, nella notte del 4 dicembre ad attendere i fuggitivi, dall'altra parte, c'erano le guardie di confine birmane che hanno aperto il fuoco facendo ribaltare le imbarcazioni.
Tutti annegati, compresi donne, neonati e bambini.
Mohammed diventa così il simbolo di una tragedia che ricorda come nel nel Nord della Birmania la minoranza etnica dei Rohingya, di religione islamica, sta vivendo un vero e proprio genocidio.
E ricorda troppo da vicino quella di Aylan, il piccolo curdo in fuga con la famiglia verso l'Europa attraverso il Mediterraneo dove invece ha trovato la morte nel naufragio del 2 settembre 2015.
I FUNERALI A KOBANE DEL PICCOLO AYLAN - VIDEO: