Ilaria Salis apre un profilo Instagram: «Sono ancora nel pozzo, rischio 24 anni di carcere e il mio indirizzo è sui siti neonazisti»
«Se ora vedo uno spiraglio è grazie alla candidatura alle imminenti elezioni europee»Ilaria Salis (Ansa)
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Ilaria Salis ha aperto un profilo Instagram.
La candidata alle europee, a processo a Budapest con l'accusa di aver aggredito alcuni estremisti di destra e da alcuni giorni ai domiciliari dopo aver trascorso 15 mesi in carcere, ha scritto un primo messaggio di ringraziamento a compagni, compagne e sconosciuti. A tutti coloro che le sono stati vicini e che sono la sua «forza».
La 39enne ha anche fatto una precisazione: «Sono ancora in attesa di sentenza, rischio 24 anni di carcere duro che equivalgono circa a 120 anni di domiciliari. Il pozzo ha solo cambiato forma, purtroppo sono ancora lì dentro».
«Ciao sono Ilaria Salis e questo è il mio nuovo e unico profilo social», inizia così il post dell’insegnante, che come immagine del profilo ha scelto un disegno di Manuela Mapelli che la ritrae con occhi di fiamme.
«Innanzitutto ci tengo a ringraziare di cuore tutte e tutti voi - amici, compagne, solidale e pure perfetti sconosciuto – che mi siete stati vicini e mi state sostenendo in questo periodo difficile. Siete la mia forza. Dopo 15 mesi rinchiusa in un carcere ungherese in custodia cautelare, adesso mi trovo agli arresti domiciliari a Budapest, indosso un braccialetto elettronico e il mio indirizzo è diffuso su siti di neonazisti ungheresi. Ancora in attesa di sentenza, rischio 24 anni di 'carcere duro', che equivalgono circa a 120 anni ai domiciliari. Il pozzo ha solo cambiato forma, purtroppo sono ancora lì dentro. Le mie circostanze personali e materiali al momento non mi permettono ancora di essere presente e di comunicare come e quanto vorrei. I miei amici mi danno una mano per veicolare i messaggi più essenziali tramite questa pagina».
«Ci tenevo a ringraziare anche chi mi ha dato l'opportunità di candidarmi alle imminenti elezioni europee. Se ora, dal fondo del pozzo, s'intravede uno spiraglio di luce è anche grazie a questa possibilità. A volte le esperienze più dure - ha spiegato - possono offrire spunti per crescere come persona e porre le basi per costruire collettivamente qualcosa di nuovo».
(Unioneonline/L)