In Brasile, la Commissione parlamentare d'inchiesta (Cpi) sulla pandemia di coronavirus ha definito "folle" e "negazionista" il presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, per la gestione dell'emergenza sanitaria condotta dal suo governo.

"È dimostrato che, nella prima fase della pandemia, la strategia del governo era quella di puntare sull'immunità di gregge dal contagio", ha sostenuto la senatrice Simone Tebet.

La Cpi si appresta a concludere i lavori dopo sei mesi di dibattiti e indagini.

Il rapporto finale sarà divulgato il 15 ottobre e si baserà essenzialmente su elementi tecnici e documenti scaturiti dalla violazione dei segreti bancari e telematici degli indagati.

Il Brasile è il secondo Paese al mondo per numero assoluto di morti legati al Covid-19. Tra poche settimane potrebbe raggiungere quota 600mila vittime.

Tra i possibili accusati dalla Commissione ci sono anche due figli del capo dello Stato, il deputato Eduardo Bolsonaro e il consigliere comunale di Rio de Janeiro, Carlos Bolsonaro. Entrambi sono sospettati di aver diffuso fake news sull'epidemia e sui vaccini.

(Unioneonline/F)

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