Il Papa in Egitto: "La violenza dell'estremismo nega la religione"
"L'Egitto condanni e sconfigga ogni violenza e terrorismo".
Sono le parole nette di Papa Francesco ad Al-Azhar, la più alta istituzione teologica e di istruzione religiosa dell'Islam sunnita nel mondo. Qui il Pontefice, in visita in Egitto fino a domani, ha incontrato il Grande Imam Shaykh Al Tayeb, intervenendo alla Conferenza internazionale sulla Pace.
"Dobbiamo educare all'apertura rispettosa - ha detto il Papa - e al dialogo sincero con l'altro, riconoscendone i diritti e le libertà fondamentali, specialmente quella religiosa".
Il Pontefice si è scagliato contro la guerra e gli estremismi. "La violenza è la negazione di ogni autentica religiosità. Siamo chiamati a smascherarla quando si traveste di presunta sacralità. La guerra è un cancro".
Un discorso potente e senza mezze misure nell'Egitto insanguinato dagli attentati jihadisti, e che si è concluso con un lungo e significativo abbraccio tra Bergoglio e il Grande Imam.
L'ARRIVO IN AEROPORTO -
Appena atterrato, alle 14, il Pontefice è stato accolto da decine di cartelloni di benvenuto, disseminati lungo la strada verso il Palazzo presidenziale, dove ha incontrato - privatamente - il presidente Abdel Fattah Al Sisi.
Sembra che nel corso dell'incontro abbia incalzato il presidente egiziano a proposito della misteriosa morte di Giulio Regeni, su richiesta della famiglia del ricercatore ucciso al Cairo nel 2016.