È giallo sulle motivazioni che hanno portato Nikki Haley ad annunciare le sue improvvise dimissioni da ambasciatrice Usa all'Onu.

Esclusa per il momento l'ipotesi di una polemica con Donald Trump: la Haley ha sempre difeso le posizioni del presidente Usa, in particolare sugli spinosi dossier di Iran e Corea del Nord.

Ambizioni politiche? Una possibile candidatura per la Casa Bianca alle elezioni del 2020? D'altrone Nikki Haley da tempo è considerato un astro nascente dei Repubblicani, e un cavallo su cui puntare per una svolta moderata del partito. Lei tuttavia smentisce, e assicura che alle prossime presidenziali farà campagna per Trump.

Ed emerge un'altra ipotesi. Lunedì, alla vigilia delle dimissioni, l'associazione Citizens for Responsibility and Ethics in Washington, ha denunciato dei presunti regali illegali accettati dalla diplomatica, nella fattispecie voli privati di lusso e biglietti per partite di basket. L'associazione aveva chiesto di avviare un'indagine sul rispetto, da parte di Haley, "delle regole che riguardano i regali da parte di persone esterne al governo".

Ivanka Trump (Ansa)
Ivanka Trump (Ansa)
Ivanka Trump (Ansa)

Quale che sia il reale motivo delle improvvise dimissioni, Donald Trump ha annunciato che "entro due o tre settimane" sarà annunciato il nome del sostituto.

che non dovrebbe essere Ivanka Trump, come più di qualcuno ha lasciato intendere ieri.

"Per me è un onore servire la Casa Bianca insieme a così tanti colleghi straordinari e so che il presidente nominerà una persona formidabile per sostituire l'ambasciatrice Haley. Quella persona non sarò io", ha scritto su Twitter la figlia e consigliere del presidente Usa.

Era stato lo stesso Donald a dire che la figlia "farebbe scintille" al Palazzo di Vetro. "Sarebbe incredibile, ma io sarei accusato di nepotismo, anche se non sono sicuro che ci sia al mondo qualcuno più competente di lei".

(Unioneonline/L)

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