Proseguono le proteste a Hong Kong, dove il capo dell'esecutivo Carrie Lam è stata costretta questa mattina a sospendere il discorso di politica generale che pronuncia annualmente in parlamento a causa delle contestazioni di cui è stata oggetto.

L'intervento di Lam , il suo "discorso sullo Stato dell'Unione", era stato presentato alla vigilia come un tentativo di riconquistare la fiducia della popolazione dopo quattro mesi di crisi, ma alcuni deputati dell'opposizione hanno fortemente contestato il capo dell'esecutivo.

"Cinque richieste, non una di meno", slogan chiave della protesta che da mesi si svolge nelle strade dell'ex colonia britannica, è la frase che è stata proiettata sui muri della sala.

Dopo il secondo tentativo di intervenire andato fallito, Carrie Lam ha lasciato l'edificio e il discorso è stato trasmesso attraverso una registrazione.

Nel frattempo la Cina ha espresso la sua "forte indignazione" verso gli Stati Uniti per l'approvazione dello "Hong Kong Human Rights and Democracy Act" da parte della Camera americana, a tutela dei diritti umani e civili, ribadendo la richiesta "di sospensione di ogni ingerenza" negli affari interni.

(Unioneonline/v.l.)
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