Giappone, è crisi delle patatine: scaffali vuoti al super, sacchetti all'asta su Internet
Da alcuni giorni in Giappone dagli scaffali dei supermercati sono scomparsi i sacchetti di patatine, uno degli snack più amati nel Paese. Una mancanza che ha letteralmente fatto impazzire alcuni clienti, con sacchetti venduti su Internet a un prezzo sei volte superiore a quello abituale. Una "febbre" che ha spinto alcuni a spendere anche 1250 yen (poco meno di 11 euro) per aggiudicarsi un pacchetto al gusto pizza in un sito di aste online.
La causa di questa "carestia" è il cattivo raccolto di patate nella regione di Hokkaido, dove si trova l'80% delle coltivazioni del tubero presenti in Giappone: l'anno scorso nella zona si sono abbattuti quattro tifoni che hanno devastato i campi.
Il risultato è il peggior raccolto degli ultimi 34 anni. Un disastro che ha ridimensionato la produzione industriale, a partire dalla società leader del mercato del Sol Levante, la Calbee, costretta ad annunciare la sospensione temporanea della vendita di 15 tipi di patatine.
Una situazione che potrebbe durare ancora per un po' di tempo. "La questione è seria, lo vediamo su Twitter, ma ora non possiamo sbilanciarci con date certe", ha affermato Marina Fukaya, responsabile relazioni esterne della Calbee, riferendosi alle migliaia di foto di scaffali vuoti twittate dagli utenti.