Colpo di scena nella vicenda di George Floyd, il 47enne afroamericano morto nel 2020 durante un fermo di polizia a Minneapolis.

L'ex agente Thomas Lane ha infatti cambiato posizione e si è dichiarato colpevole per il suo coinvolgimento nel caso. 

Fu il suo collega Derek Chauvin a tenere premuto il ginocchio sul collo di Floyd per una decina di minuti, causandone la morte. Lane aiutò Chavin a bloccarlo, insieme ad altri due agenti, Alexander Kueng e Tou Thao, per i quali il processo dovrebbe proseguire nelle prossime settimane.

In base all'accordo stipulato tra gli avvocati di Lane e il giudice, l'ex agente sconterà tre anni in prigione. Chavin invece è stato condannato a 22 anni e mezzo

La vicenda di George Floyd innescò negli Stati Uniti un’enorme ondata di proteste, originando il movimento Black Lives Matter, in prima linea per denunciare il pugno di ferro adottato dalle forze dell’ordine in molte città americane, in particolare contro la comunità afroamericana. 

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata