A Gaza il valico di Rafah è stato riaperto. La precedente chiusura era stata resa nota dall’ufficio del premier Benyamin Netanyahu commentando notizie diffuse in precedenza circa l'arrivo di aiuti umanitari. Sul posto erano già in fila centinaia di camion, pronti per consegnare beni di prima necessità ai milioni di palestinesi assediati. «Non c'è per il momento un cessate il fuoco né l'ingresso a Gaza di aiuti in cambio della fuoriuscita di cittadini stranieri», si leggeva nel comunicato. 

Dall’America arrivano anche le considerazioni del presidente Joe Biden su un’eventuale occupazione israeliana di Gaza che «sarebbe un grave errore». Lo afferma durante un intervento al programma televisivo “60 Minutes”, sottolineando che «Hamas non rappresenta tutti i palestinesi». Biden ribadisce che Hamas deve essere completamente eliminato, ma che deve esserci anche una strada verso uno Stato palestinese anche se – continua – «non penso tuttavia che Israele perseguirà questa strada in questo momento ma credo che" lo Stato ebraico "capisca che una parte significativa del popolo palestinese non condivide le opinioni di Hamas e Hezbollah». Secondo il presidente Usa l'attacco di Hamas è stato una «barbarie grave quanto l'Olocausto» e Israele ha il diritto di rispondere per eliminare totalmente il gruppo islamista.

Dal ministro della Difesa israeliano invece – in seguito agli scontri a fuoco avvenuti negli ultimi giorni – la decisione di evacuare la popolazione che risiede a ridosso del confine con il Libano ad una distanza inferiore a 2 chilometri. Un comunicato del ministero precisa che si tratta in tutto di 28 località fra cui la cittadina di Metulla. Ieri attacchi giunti dal Libano hanno provocato in quella zona la morte di due israeliani, un militare ed un civile. Sempre ieri le autorità militari hanno vietato l'ingresso in una fascia della profondità di quattro chilometri lungo l'intero confine con il Libano.

(Unioneonline/v.f.)

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