I Paesi del G7 affermano che chiedere il pagamento in rubli per il gas russo è "inaccettabile" e mostra che il presidente russo Vladimir Putin ha "le spalle al muro".

Le parole solo del ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck, in una dichiarazione resa nota da Berlino in quanto presidente di turno: "Tutti i ministri del G7 hanno convenuto che si tratta di una chiara violazione unilaterale dei contratti esistenti, il che significa che un pagamento in rubli non è accettabile", ha detto Habeck dopo una riunione virtuale con i suoi omologhi del G7.

Pronta la replica di Mosca. "L'Europa non vuole pagare il gas in rubli? Certamente la Russia non distribuirà gratis il proprio gas, non faremo beneficenza", ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Pesko citato dalla Tass.

Peskov non si è sbilanciato sulle contromisure che la Russia potrebbe adottare al diniego occidentale sul pagamento delle forniture in rubli come richiesto dall'amministrazione russa. "Ma di sicuro non forniremo gas gratuitamente, questo è certo. È quasi impossibile fare beneficenza nella nostra situazione".

Mosca aveva annunciato che avrebbe fatto pagare il gas in rubli ai Paesi "ostili". Entro il 31 marzo Putin aspetta un rapporto dal Gabinetto dei ministri, dalla Banca Centrale russa e da Gazprom sull'attuazione del cambio valuta per il pagamento delle forniture di gas.

"Il governo della Federazione Russa , insieme alla Banca di Russia e alla società per azioni Gazprom, dovrebbe attuare una serie di misure per modificare la valuta di pagamento delle forniture di gas naturale ai Paesi dell'Unione Europea e ad altri Paesi che hanno introdotto misure restrittive nei confronti dei cittadini della Federazione Russa e delle persone giuridiche russe, al rublo russo".

(Unioneonline/L)

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