Dopo 113 anni potrebbe finalmente aver trovato soluzione il giallo della morte di Hazel Drew, la giovane di 20 anni il cui caso ha ispirato la storia di Laura Palmer, interpretata dall’attrice Sherilyn Fenn, al centro del capolavoro cult “Twin Peaks” firmato da David Lynch e Mark Frost e andato in onda la prima volta tra il 1990 e il 1991.

Il mistero di Hazel Drew risale al lontano 7 luglio 1908, quando un gruppo di ragazzi che stava facendo campeggio a Teal’s Pond, piccolo centro sulle rive del Sand Lake, nello Stato di New York, vide riemergere dalle acque del lago il cadavere di una giovane ragazza. Hazel Drew, appunto.

Una morte che scosse la tranquilla comunità locale e che venne in fretta archiviata come suicidio, nonostante i molti punti oscuri lasciati dall’inchiesta condotta dagli investigatori del tempo, dalla quale saltarono fuori, proprio come in Twin Peaks, non pochi, inquietanti dettagli sulla tranquilla vita di provincia che, tranquilla, non era affatto. 

Alla vicenda di Hazel Drew è dedicato un nuovo libro di due autori nonché fan della serie di Lynch, David Bushman e Mark Givens, appena uscito negli Usa con il titolo “Murder at Teal’s Pond”. 

Analizzando documenti e articoli di giornale dell’epoca, Bushman e Givens sono riusciti a ricostruire non solo la vita “segreta” di Hazel Drew, ma anche a formulare un’ipotesi netta sulla sua fine: si è trattato senza dubbio di omicidio. 

I due autori hanno appurato come la giovane, che lavorava sin dall’età di 14 anni come cameriera e governante, avesse stretto legami con le famiglie più influenti della piccola comunità di Teal’s Pond, roccaforte del partito repubblicano. E, lavorando nelle case di costoro, sarebbe venuta a contatto con quello che definiscono un “calderone di crimine, sesso e corruzione". Proprio in questa realtà Hazel potrebbe aver forse sentito qualcosa che non doveva; oppure aver stretto legami più intimi del lecito con qualche pezzo grosso, i quali – se risaputi – avrebbero potuto creare scandalo. 

Quindi qualcuno avrebbe deciso di toglierla di mezzo. E gli autori del libro fanno anche due nomi precisi: quelli dell’imbalsamatore delle pompe funebri della zona, tal William Cushing, e di un suo amico, personaggio di spicco del partito repubblicano locale, Fred Schatzle. 

A incastrarli, la testimonianza di una coppia - William ed Elizabeth Hoffay - che riferirono agli investigatori della polizia che indagavano sulla morte della Drew, di aver visto, una delle notti precedenti il ritrovamento del corpo, nella zona del lago, un carro sospetto, con a bordo due uomini che trasportavano qualcosa di strano e che, incrociando la coppia, si erano subito voltati per non farsi riconoscere. 

I detective sapevano che quella notte Cushing aveva chiesto in prestito il carro a Schatzle, ma non approfondirono mai l’indizio né si premurarono di chiedere agli Hoffay di riconoscere, per foto o dal vivo, i due sospetti. 

Proprio Cushing e Schatzle sarebbero, per gli autori del libro, i carnefici della giovane Hazel Drew. E avrebbero agito per proteggere se stessi o qualche notabile del partito repubblicano da uno scandalo, togliendo di mezzo la povera ragazza, che probabilmente sapeva qualcosa di troppo. Il tutto – azzardano ancora Bushman e Givens – con la protezione della polizia, che non volle mai andare veramente fino in fondo alla faccenda. 

Una storia inquietante, piena di punti interrogativi, sullo sfondo dell’apparentemente quieta - ma oltremodo inquietante - provincia americana. La stessa che, alla fine degli anni Ottanta, affascinò David Lynch e il suo amico e sceneggiatore Mark Frost, al punto che scelsero di riadattarla per farne uno dei capolavori assoluti del genere thriller. 

(Unioneonline/l.f.)

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