È stato un vero e proprio fuoco incrociato di domande quello a cui è stato sottoposto Luigi Di Maio, ospite all'Harvard University di Boston.

Nell'mbito dell'evento "Capire il Movimento 5 Stelle e il ruolo della democrazia diretta in Italia", il vicepresidente della Camera ha dovuto rispondere alle molte provocazioni di studenti e ricercatori americani, che lo hanno incalzato su alcuni temi spinosi, dai vaccini all'impegno dell'Italia nella Nato, fino al futuro dell'Unione Europea.

Di fronte alla domanda piccata di un universitario, Di Maio ha voluto ribadire che il Movimento non è contrario ai vaccini: "In Italia sono obbligatori per legge, noi non abbiamo nessuna intenzione di eliminarla. Vogliamo promuovere l'informazione in modo che tutti siano consapevoli", ha affermato. Aggiungendo: "Il consiglio che diamo è consultare medici e pediatri e seguire le loro indicazioni".

A uno studente che ha accusato il M5S di avere tra le sue fila persone non istruite, incluso lui che non si è mai laureato, Di Maio - presentato dal moderatore come il "possibile futuro primo ministro italiano" - ha risposto che ci sono molti esperti che aiutano a definire le politiche del Movimento, ma "ho visto gli esperti dove hanno portato l’Italia".

A proposito dell'Europa ha invece ribadito la volontà dei 5 Stelle di promuovere un referendum sull'euro, nel caso di vittoria alle prossime elezioni politiche: "Chi pensa che discutendo di euro si uccide l’Unione europea, sta sostenendo che l’Unione europea è l’euro”, ha detto, "mentre per M5s non è così".

Ha poi replicato a un giovane che accusava il movimento di essere una minaccia per l'UE, sostenendo: "Il M5s non ha affatto intenzione di distruggere l'Europa, ma anzi di riportarla ai suoi valori fondativi. Il che significa un'Europa che inizia a interessarsi dei livelli di povertà delle famiglie, dei livelli di disoccupazione e non solo della politica monetaria".

Infine ha affrontato il tema della Nato. A chi gli ha chiesto un commento sulle basi americane sul suolo italiano, ha risposto che "Italia e Usa sono Paesi alleati", ma il M5s chiede "un rapporto di reciprocità che possa essere leale e corretto".

Ha poi concluso: "Non vogliamo uscire dalla Nato, ma non siamo d'accordo ad aumentare la spesa militare che ha chiesto Trump".
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