Pensava che la moglie lo tradisse, che scambiasse messaggi con altri uomini, e accecato dalla gelosia l’ha uccisa. Le ha tagliato la gola fino a decapitarla ed è fuggito con la testa della donna.

La storia dell’orrore arriva dalla Cambogia dove un 27enne è stato rintracciato e arrestato.

Qualche sera fa è avvenuta l’aggressione mortale, nell’appartamento della coppia – che ha anche un figlio di un anno – a Phnom Penh. Dopo il femminicidio il giovane ha afferrato la testa della vittima, una 23enne, l’ha infilata in un sacco e si è allontanato a bordo della sua moto. Un vicino di casa, dirimpettaio, ha notato i resti del corpo lasciato a terra nell’abitazione e ha dato l’allarme alla polizia. Gli agenti si sono messi sulle tracce dell’autore dell’omicidio e lo hanno rintracciato a una novantina di chilometri. Con sé non aveva più la testa della moglie, che aveva abbandonato in un terreno.

Arrestato, ha raccontato tutto, negando però di aver usato violenza: “Non l’ho picchiata prima di ucciderla, ho usato un coltello per tagliarle la gola”, anche se i vicini hanno riferito di aver sentito più volte accesi litigi e di aver avuto la certezza che la donna fosse vittima di violenze domestiche.

(Unioneonline/s.s.)

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