Nel giorno in cui Donald Trump annuncia l’accordo con il Regno Unito sui dazi, la Commissione Ue ha stilato una nuova maxi-lista di controdazi per rispondere alle tariffe "reciproche” e sulle auto annunciate dagli Stati Uniti.  Una risposta da 100 miliardi che scatterà in assenza di un’intesa con Washington.

L'elenco, in consultazione pubblica fino al 10 giugno, include prodotti simbolo dell'export americano: dalle carni bovine e suine al merluzzo dell'Alaska, dai suv e pick-up agli aeromobili legati alla produzione Boeing. Nel mirino anche il bourbon, finora risparmiato.

Dopo la consultazione, l'elenco potrà essere rivisto e dovrà essere approvato dai Paesi membri. L'Ue valuta anche restrizioni su alcune esportazioni verso gli Usa - rottami di acciaio e prodotti chimici - per altri 4,4 miliardi.

Una lista da 218 pagine che prende di mira settori simbolici e politicamente sensibili degli Usa: il bourbon del Kentucky, le aragoste del Maine, gli agrumi della Florida, i microchip texani e le tecnologie della Silicon Valley. Il valore complessivo delle esportazioni statunitensi potenzialmente colpite ammonta a 95 miliardi di euro: di questi, 6,4 miliardi provengono dal settore agroalimentare - frutta secca, ortaggi, conserve, vino, birra, superalcolici, carni e animali vivi dal foie gras alle frattaglie, oltre a succhi e sciroppi. Altri 500 milioni riguardano la pesca e l'acquacoltura, con un'ampia gamma di prodotti, dal salmone affumicato ai crostacei.

La parte più consistente - oltre 88 miliardi di euro - è legata invece ai beni industriali, dalle macchine utensili ai componenti elettronici. All'interno del blocco industriale, i pesi massimi sono ben delineati: 10,5 miliardi di euro riguardano il settore aeronautico, inclusi gli aerei prodotti da Boeing; 10,3 miliardi sono legati a componenti per autoveicoli, mentre 2 miliardi coprono i veicoli finiti. La chimica e plastica rappresentano un altro comparto chiave, con un valore di 12,9 miliardi, seguite da 7,2 miliardi in apparecchiature elettroniche tra cui display, radar, videocamere, microfoni e altri dispositivi. Compaiono inoltre prodotti sanitari non farmaceutici per quasi 10 miliardi, come dispositivi monouso come le siringhe, ritenuti facilmente sostituibili. Chiude la lista il settore macchinari, che spaziano dalle attrezzature agricole a quelle per la lavorazione di metalli, pietre e materiali da costruzione, colpiti per quasi 12 miliardi.

«I dazi stanno già avendo un impatto negativo sulle economie globali. L'Ue rimane pienamente impegnata a trovare soluzioni negoziate con gli Stati Uniti. Riteniamo che si possano concludere buoni accordi a vantaggio dei consumatori e delle imprese su entrambe le sponde dell'Atlantico. Allo stesso tempo, continuiamo a prepararci a tutte le possibilità e la consultazione avviata oggi ci aiuterà a orientarci in questo lavoro necessario», ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Accordo Usa-Gb

«L'accordo con Londra aprirà i mercati ai prodotti agricoli statunitensi», ha detto il presidente americano Donald Trump, parlando dallo Studio Ovale, mentre il premier britannico Keir Starmer era in videocollegamento. Trump ha precisato che l'accordo commerciale prevede l'apertura del Regno Unito a più prodotti statunitensi, per un valore di «molti miliardi di dollari», «in particolare carne di manzo statunitense, etanolo e praticamente tutti i prodotti che i nostri amati agricoltori producono».

I dettagli finali, hanno spiegato i due leader, «saranno definiti nelle prossime settimane». Starmer ha parlato di giornata «fantastica e storica».

(Unioneonline/L)

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