La pressione internazionale su Vladimir Putin si fa sempre più intensa dopo che la Corte penale internazionale ha aperto un'indagine su presunti crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina e in seguito all’approvazione da parte dell'Onu, con una maggioranza schiacciante, della risoluzione contro Mosca per l'invasione, chiedendo un ritiro "immediato" delle truppe e condannando le minacce nucleari del Cremlino.

L'Alto Commissario dell'Onu per i rifugiati, Filippo Grandi, ha sottolineato che un milione di persone sono fuggite da quando è iniziata l'invasione mentre in Ucraina si continua a morire sotto le bombe.

In Russia si moltiplicano le proteste contro la guerra: la polizia ha arrestato una nota sopravvissuta all'assedio di Leningrado, la 77enne Yelena Osipova, durante una dimostrazione a San Pietroburgo. Proteste organizzate nonostante il blackout delle notizie sulla guerra imposto da Mosca, che ieri ha spinto il Dipartimento di Stato americano ad accusare la Russia di aver lanciato una "guerra totale alla libertà dei media e alla verità" bloccando le testate giornalistiche indipendenti e impedendo ai cittadini di accedere alle notizie sull'invasione.

Dal Canada sono state decise nuove sanzioni, il governo di Ottawa ha annunciato imminenti misure contro 10 persone chiave di due compagnie energetiche russe, la Rosneft e la Gazprom.

(Unioneonline/s.s.)

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