È in corso negli Stati Uniti la sperimentazione di un vaccino anti Covid-19 per i gatti, condotta dall'azienda italiana Evvivax, una spinoff della biotech Takis, che in Italia ha avviato la sperimentazione clinica di un vaccino anti Covid a Dna.

"Più ricerche hanno finora dimostrato che il gatto può essere contagiato dal virus SarsCoV2", ha detto Luigi Aurisicchio, amministratore delegato e direttore scientifico delle aziende biotech Takis ed Evvivax.

La sperimentazione viene condotta su 11 gatti domestici, arruolati volontariamente nello studio dai loro "umani". Era necessario che tutti fossero in buona salute e negativi al tampone molecolare.

"Adesso hanno già avuto la prima dose e il richiamo e i risultati sono attesi a fine aprile: allora sapremo se avranno sviluppato anticorpi e risposta cellulo-mediata".

I dati saranno quindi presentati al Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti (Usda), che ha competenze regolatorie per i farmaci per uso veterinario e l'approvazione potrebbe arrivare in estate. Potrebbe essere un'autorizzazione condizionata, simile quella rilasciata per molti vaccini anti Covid per l'uomo, e che permetterebbe la vendita del farmaco su larga scala e l'osservazione degli animali che lo ricevono.

A differenza del vaccino per animali carnivori appena approvato in Russia, che utilizza il virus inattivato, quello per i gatti si basa sulla tecnologia del Dna alla base del vaccino Takis per gli esseri umani. L'unica differenza è che si tratta di un frammento lineare, prodotto dall'azienda americana Applied Dna Sciences e disegnato dai ricercatori Evvivax.

(Unioneonline/v.l.)
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