Corea del Sud, il presidente accusa l’opposizione di «ribellione» e proclama la legge marziale
Secondo Yoon Suk Yeol la sinistra che ha la maggioranza in Parlamento avrebbe simpatie per Pyongyang. Paese a rischio caosPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol ha proclamato l’entrata in vigore della legge marziale in tutto il Paese.
Il provvedimento del leader conservatore è stato comunicato nel corso di un intervento in televisione, dove Yoon Suk Yeol ha accusato l'opposizione di sinistra - che ha la maggioranza nell'assemblea nazionale - di avere simpatie nordcoreane e di complottare una ribellione.
Il presidente ha dichiarato di voler «eliminare le forze antistatali il più rapidamente possibile per normalizzare il Paese» e si è anche impegnato a «sradicare le forze filo-nordcoreane e a proteggere l'ordine democratico costituzionale», chiedendo popolo sudcoreano di credere in lui e di tollerare «alcuni inconvenienti». Yoon non ha però spiegato come verrà applicata la legge marziale.
In risposta, i leader dell'opposizione hanno convocato il Parlamento e hanno denunciato la dichiarazione della legge marziale come incostituzionale.
Yoon è da mesi ai ferri corti con l'opposizione, che lo accusa di avere tendenze autoritarie. La scorsa settimana, i partiti di sinistra hanno anche votato per tagliare quasi 3 miliardi di dollari dal bilancio proposto per il 2025, una mossa vista come un tentativo di contrastare la presidenza.
(Unioneonline)