Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol ha proclamato l’entrata in vigore della legge marziale in tutto il Paese.

Il provvedimento del leader conservatore è stato comunicato nel corso di un intervento in televisione, dove Yoon Suk Yeol ha accusato l'opposizione di sinistra - che ha la maggioranza nell'assemblea nazionale - di avere simpatie nordcoreane e di complottare una ribellione.

Il presidente ha dichiarato di voler «eliminare le forze antistatali il più rapidamente possibile per normalizzare il Paese» e si è anche impegnato a «sradicare le forze filo-nordcoreane e a proteggere l'ordine democratico costituzionale», chiedendo popolo sudcoreano di credere in lui e di tollerare «alcuni inconvenienti». Yoon non ha però spiegato come verrà applicata la legge marziale.

In risposta, i leader dell'opposizione hanno convocato il Parlamento e hanno denunciato la dichiarazione della legge marziale come incostituzionale.

Yoon è da mesi ai ferri corti con l'opposizione, che lo accusa di avere tendenze autoritarie. La scorsa settimana, i partiti di sinistra hanno anche votato per tagliare quasi 3 miliardi di dollari dal bilancio proposto per il 2025, una mossa vista come un tentativo di contrastare la presidenza. 

(Unioneonline)

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