Entra nel vivo oggi in Egitto il vertice Onu Cop27, quello che segna il debutto sulla scena politica mondiale di Giorgia Meloni in veste di premier italiana.

L’incontro verte su vari temi, primo fra tutti il clima. Negli ultimi otto anni il nostro pianeta ha fatto registrare temperature “bollenti”, ma qualche passo avanti a tutela dell’ambiente è stato fatto su come sostenere i costi dei danni provocati dal riscaldamento globale e delle azioni di mitigazione.

La questione del fondo “loss and damage” è stata ufficialmente inserita nell'agenda dai lavori. Si tratta di un meccanismo di cui si discute da decenni e che ora la presidenza egiziana, dopo dibattiti serrati nelle scorse 48 ore, è riuscita a porre quanto meno come tema da discutere nei lavori in vista delle giornate clou.

Sameh Shoukry, ministro degli esteri egiziano, in apertura del vertice si è detto convinto che una decisione finale sul tema arriverà non più tardi del 2024. In ballo ci sono centinaia di miliardi di dollari all'anno (le stime variano notevolmente) di danni sopportati da diversi Stati più esposti ai disastri climatici sempre più frequenti (inondazioni, siccità, innalzamento degli oceani) e che attribuiscono alle emissioni che sono state causate nei decenni scorsi dai Paesi più industrializzati.

Nel messaggio inviato dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, viene ricordato come "mentre la Cop27 è in corso, il nostro pianeta manda un segnale di sofferenza. L'ultimo rapporto sullo Stato del clima globale è la cronaca del caos climatico. Come l’Organizzazione meteorologica mondiale mostra chiaramente, il cambiamento sta avvenendo ad una velocità catastrofica, devastando vite e mezzi di sussistenza in ogni continente".

(Unioneonline/s.s.)

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