Colpo di Stato in Sudan.

Un commando militare non identificato ha preso d’assedio l'abitazione del primo ministro Abdalla Hamdok, arrestandolo dopo che si era rifiutato di sostenere il golpe. È stato portato in un luogo non precisato.

Sono finiti in manette anche i ministri dell'Industria e dell'Informazione e un consigliere del premier.

"L'accesso alle telecomunicazioni è stato limitato", ha fatto sapere la televisione qatariota al Jazeera, "quindi è molto difficile ottenere informazioni su cosa stia succedendo". 

Decine di manifestanti hanno dato fuoco a pneumatici di auto durante raduni formatisi per le strade di Khartoum per protestare contro gli arresti, mentre la televisione di Stato ha iniziato a trasmettere canti patriottici.

Il Paese africano sta attraversando una fase molto delicata ed è diviso in due fazioni, dopo la cacciata dell'ex presidente Omar al-Bashir dopo trent’anni di governo.

Solo ieri i gruppi pro-democrazia avevano messo in guardia da un possibile colpo di mano, dopo che le forze di sicurezza avevano disperso con i lacrimogeni una manifestazione di filomilitari che chiedeva lo scioglimento del governo di transizione. I dimostranti avevano bloccato per breve tempo le strade e i ponti principali della capitale, isolando l'area centrale dai quartieri settentrionali.

(Unioneonline/F)

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