Emergenza in Australia. E precisamente nell'entroterra costiero a sud di Sydney, invaso in questi giorni da circa centomila pipistrelli.

Si tratta di Pteropi poliochephali, altrimenti detti volpi volanti dalla testa grigia, specie protetta e considerata "vulnerabile" e che - in base alle leggi locali - non può essere "sloggiata" con provvedimenti drastici.

Per questo, le autorità hanno invitato la popolazione a restare calma e ad attendere con pazienza che gli scomodi ospiti lascino di propria iniziativa la zona.

Per far fronte ai disagi, l'amministrazione locale ha stanziato quasi due milioni di dollari.

I residenti, però, stanno iniziando a perdere la pazienza.

"Molti si lamentano perché si sentono prigionieri nelle proprie case, visto che non posso uscire e devono tenere le finestre chiuse", ha detto il ministro dell'Ambiente del Nuovo Galles del Sud, Mark Speakman.

Senza contare il rumore incessante e l'odore di escrementi.

Per accelerare la partenza dei pipistrelli, la protezione civile sta pensando di intervenire con fumogeni e fari di luce.

"Speriamo che il problema si possa presto risolvere, perché la situazione sta assumendo i contorni dello stato d'emergenza", ha concluso il ministro.
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