Era stato celebrato dai tabloid britannici e dalla stampa mondiale come l'eroe di Manchester, il senzatetto che prestava soccorso e conforto alle vittime dell'attentato terroristico dello scorso 22 maggio, in cui 23 persone morirono e 250 rimasero ferite durante il concerto di Ariana Grande.

E invece Chris Parker, 33 anni, mentre decine di persone giacevano a terra - morte o ferite - derubava le vittime.

È stato lui stesso ad ammetterlo e a dichiararsi colpevole davanti al tribunale di Manchester.

Ha rubato una borsa appartenente a Pauline Healey, rimasta gravemente ferita nell'attacco, e nei giorni successivi ha usato la sua carta di credito. La nipote di Healey, 14 anni, è morta nell'attentato.

Parker ha anche rubato un cellulare dalle tasche di un'altra vittima.

Per il "senzatetto eroe" era stata anche avviata una raccolta fondi, che aveva raggiunto quota 50mila sterline.

Ma quando un'emittente televisiva ha mostrato le immagini del 33enne che - cappello in testa e zaino in spalla - frugava tra gli effetti personali delle vittime, si è deciso che quei soldi non sarebbero più andati a lui.

Chris Parker ha provato a fare la parte dell'eroe: era stato lui a raccontare di aver soccorso e aiutato le vittime ai media. Fino all'udienza di questa mattina aveva sempre negato, oggi è crollato e ha ammesso i furti.

Almeno in parte, perché secondo gli inquirenti oltre a quelli ammessi ne avrebbe commessi anche altri cinque.

La sentenza per lui arriverà a fine mese, ma il giudice ha già detto che "molto probabilmente" sarà condannato.

(Unioneonline/L)

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