Una omosessualità a lungo nascosta ai genitori, poi una foto su Facebook con la compagna e la famiglia che la rinnega, ma alla fine la straordinaria rivincita con una gara di solidarietà via web che le "regala" 100mila dollari e il sogno di una vita libera dai pregiudizi.

È la straordinaria vicenda che vede protagonista a Webster (New York) la 19enne Emily Scheck, lasciata da sola in strada, senza soldi e senza macchina.

Una giovane atleta che, come riportano i media britannici, non aveva avuto il coraggio di rivelare di essere lesbica ai genitori, ultraconservatori.

Loro hanno scoperto tutto da una foto pubblicata sui social, in cui la ragazza appare in compagnia della sua fidanzata, Justyna, e la giovane si è trovata di fronte a una scelta: o lasciare gli studi e intraprendere un percorso per "curare" la propria omosessualità, o essere rinnegata per sempre dai suoi genitori.

La giovane, atleta e universitaria, ha optato per la sua libertà, e gli amici hanno deciso di aiutarla con una raccolta fondi lanciata sulla piattaforma GoFoundMe.

Ha promuovere l'iniziativa è stata Grace Hausladen, che in un post ha spiegato: "I suoi genitori hanno reagito con odio, buttando fuori di casa tutto ciò che era in suo possesso: dai giocattoli dell'infanzia fino ai trofei sportivi, passando per tanti album di foto. Emily fa due lavori per mantenersi gli studi e competere in vari sport, dall'atletica al calcio, ma non basta: per questo la dobbiamo aiutare, non può pagare la colpa di essere se stessa".

Alla fine, la raccolta fondi è stata un grandissimo successo: il web si è mobilitato raccogliendo, in appena due settimane, ben 100mila dollari, a fronte di un traguardo iniziale fissato ad appena cinquemila. Grace ha quindi deciso di sospendere la raccolta fondi ed Emily ha ringraziato tutti: "Non riesco a crederci, non mi sarei mai aspettata una generosità così grande".

(Unioneonline/v.l.)
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